In questi giorni per milioni di studenti è venuto il momento di tornare sui banchi di scuola e molti di questi avranno rincominciato come di consuetudine ad annotarsi i punti chiave delle spiegazioni che seguono, chi più chi meno, quotidianamente a lezione. Ma prendere appunti è una buona abitudine anche per molti professionisti per focalizzare i concetti più importanti di letture di vario genere o per non dimenticarsi quello che di interessante viene detto nelle tante riunioni e/o congressi. Prendere appunti però non è così semplice come può sembrare tanto che può essere considerata un’arte che pochi riescono ad interpretare nel migliore dei modi.
Una domanda che penso sia venuta a molti in mente, è se esiste una tecnica infallibile per sintetizzare su carta i concetti fondamentali del discorso che stiamo ascoltando o della lettura che stiamo facendo per poi poterli rileggere al momento opportuno ed avere una panoramica delle idee che ci sono state esposte in passato da qualcuno o da qualcosa. Secondo me non c’è un metodo univoco ed universalmente efficace per prendere appunti in modo proficuo perchè gli aspetti da valutare e a cui adattarsi di volta in volta sono svariati e non c’è una tecnica che si adatta particolarmente bene a tutte le occasioni.
Ecco qualche considerazione.
Non serve prendere appunti se non capite
Molto spesso quando si è di fronte a qualcosa o qualcuno di nuovo non si riesce immediatamente a capire come il professore o il relatore di turno che abbiamo di fronte intende articolare il proprio discorso o come lo scrittore del libro, della dispensa o del report che stiamo leggendo intende esporre i concetti chiave nella lettura che stiamo facendo. Quindi la cosa fondamentale è quella di cercare di capire il filo del discorso e come ci verranno proposti gli aspetti fondamentali dello stesso.
E’ inutile infatti cercare di prendere appunti se non si capisce il fulcro del discorso che si sta ascoltando anche se è un errore molto comune. Ma così facendo si perde tempo due volte e si fatica il doppio. Annotare ogni singola preposizione o ricopiare quello che è scritto sul libro semplicemente utilizzando qualche sinonimo per rendere il tutto leggermente diverso senza capire quello che si sta ascoltando o leggendo non serve a nulla.
Se non abbiamo capito il nocciolo della questione i nostri appunti saranno confusi come le nostre idee quando li abbiamo presi e quindi avremmo perso del tempo nel perderli oltre ad aver perso l’occasione per capire il significato dei contenuti che ci sono stati esposti. Di conseguenza quando li andremo a rileggere continueremo a non capirci nulla e dovremo attivarci in qualche altro modo per avere le idee più chiare sull’argomento andando ad attingere da altre fonti e sprecando altro tempo che potremmo utilizzare invece per cose più importanti.
A mio avviso è infatti molto più importante tener vivi l’attenzione e la concentrazione piuttosto che la penna. Annotare tutto ed anche di più non ci servirà a nulla se non stiamo capendo nulla di quello che annotiamo. E’ molto più utile cercare di capire quello che di importante ci viene detto e/o spiegato o si sta leggendo magari fermando chi sta parlando, se possibile, chiedendogli di rispiegarci quello che ci risulta poco chiaro utilizzando un linguaggio un pò più semplice: almeno alla fine avremo utilizzato in nostro tempo proficuamente e avremo capito concetti che quando andremo a riprendere ci saranno chiari.
Senza carta e penna non si fa niente
Un mio vecchio professore diceva che andare a seguire un convegno, un discorso o una lezione senza carta e penna era come andare in guerra senza le armi: la sconfitta era assicurata. Quindi se siete intenzionati a prendere appunti in modo proficuo è scontato che senza il materiale per farlo non andrete da nessuna parte. Resta adesso il problema di scegliere il materiale giusto per ottenere i migliori risultati.
La carta e la penna al giorno d’oggi potrebbero risultare superate c’è da dire che rimangono sempre le più convenienti, quantomeno in termini di qualità prezzo. Se avete la fortuna di avere soluzioni tecnologiche più avanzate buon per voi: l’importante è saperle utilizzare a dovere perchè altrimenti risulteranno solo una distrazione oltre che un motivo per farvi innervosire e spazientire.
Oggi come oggi credo che le soluzioni tecnologiche valide per prendere appunti si riducano ad un buon Tablet PC, che ha i suoi vantaggi ed i suoi svantaggi. Se è vero infatti che se prendete appunti già “digitalizzati” potrete portarli sempre con voi senza dover rovistare ogni volta tra i cassetti della scrivania e senza una occupazione di spazio aggiuntivo e potete averne quante copie volete semplicemente stampandoli, è anche vero che un Tablet PC ha dei prezzi abbastanza alti, è più delicato della soluzione cartacea oltre che più “prezioso” e “desiderato”, stampare ha i suoi costi che sono più o meno paragonabili a quelli di una fotocopia ed anche il fatto che assieme al vostro Tablet PC vi portate sempre assieme tutto il vostro sapere è un rischio in quanto se qualcosa va storto e non ne avete una copia avete perso tutto.
La soluzione “analogica” è molto più collaudata e nella maggior parte dei casi economica: l’importante è non fossilizzarsi ed adattarsi alle varie occasioni. Cercate di scegliere sempre gli strumenti giusti in modo da ottenere il massimo con il minimo sforzo. Scegliete la penna giusta per la vostra calligrafia e per la vostra mano: se scrivete piccolo scegliete penne a punta fine se scrivete grande scegliete una penna dal tratto più spesso, se avete la mano leggera utilizzate penne che non necessitano di troppa pressione per lasciare il loro segno altrimenti se avete una mano più pesante non utilizzate penne troppo appuntite per evitare di bucare il foglio. Anche il colore ha la più importanza: scegliete il colore che vi stanca di meno blu o nero che sia e utilizzate altri colori, con la dovuta parsimonia (state prendendo appunti non state facendo un dipinto) per mettere in risalto i punti chiave oppure l’inizio di un nuovo argomento. L’ausilio di evidenziatori è bene accetto purchè li si sappia usare per mettere in risalto i punti chiave anche se negli appunti non è molto utile in quanto dovrebbero contenere i punti chiave e poco altro quindi si rischia di evidenziare tanto, a volte troppo.
Discorsi riguardanti un’impugnatura comoda credo che saranno i vostri calli a farveli fare, se sarà necessario. Se però scrivere è un piacere si prende appunti più piacevolmente ma attenzione a non farlo diventare un piacere eccessivo che possa distrarvi dal vostro obiettivo principale.
Scrivete tutto ma non scrivete troppo
Come detto e ridetto gli appunti devono essere un aiuto in grado di non farci dimenticare i concetti importanti di una lezione, di un discorso o di una lettura. Non sono quindi la trascrizione di quello che ha detto il professore o il relatore o una ricopiatura di quello che stiamo leggendo. Così facendo si sprecano tante energie per scrivere, perdendo molto spesso la concentrazione ed il filo del discorso ed affaticandosi molto di più ed i risulatati sono quello che sono.
Cercate quindi di segnare tutto l’indispensabile ma non troppo. Di modo che quando li andrete a rileggere avrete modo di riflettere anche su determinati aspetti a cui magari non avete fatto caso in precedenza cosa che è difficile fare se annotate troppe cose ed incanalate il vostro lavoro in un’unica direzione. Utilizzate pure abbreviazioni, sigle e altre tecniche in grado di farvi scrivere di meno quando possibile: cercate sempre però di essere chiari e utilizzare termini di cui conoscete il significato o di cui è facile intuirlo. Essere troppo criptici fa sì risparmiare tempo quando si scrive ma a volte ne fa perdere altrettanto se non di più quando si va a leggere.
Sempre nell’ottica di non fossilizzarsi e di raggiungere l’obiettivo che ci si è prefissati, ovvero prendere appunti, sono molto utili schemi, diagrammi e mappe concettuali soprattutto quando è improponibile riportare su carta quello che si sta ascoltando o leggendo. Se avete a disposizione del materiale cartaceo a cui appoggiarvi per seguire un discorso fate bene attenzione a non riscrivere quello che c’è già e a sfruttarlo in modo intelligente per lavorare di meno: sottolineate o evidenziate i punti cardine e aggiungete a lato o dove c’è spazio quello che secondo voi manca. Questo può essere utile anche quando si prende appunti durante una lettura avendo l’accortezza di usare segnalibri o cose simili nei punti topici del libro per esempio.
Credo di aver detto tutto quello che volevo dire. Ora voglio sapere cosa ne pensate voi, come siete soliti prendere appunti, se lo fate abitualmente o meno, se utilizzate una tecnica in particolare e se c’è qualche metodo che vi risulta particolarmente “infallibile” e lo volete condividere con coloro che passano di qua.
5 risposte su “Come prendere appunti proficuamente”
Io non sono d’accordo,uso carta e penna solo se indipensabile altrimenti preferisco il pc per prendere appunti: infatti hai già appunti pronti per manipolarli,pubblicarli sul web e condividerli con facilità,cosa che non è possibile con l’obsoleta carta. Io ho pure un sito che è fatto solo di appunti,quando qualcuno mi chiede qualcosa nonperdo tempo a spiegargliela ma lo mando direttamente lì. Ciao 🙂
[…] appunti in maniera efficace quando si è ad un convegno o ad una lezione. Ne scrive proprio oggi Davide, per cui mi limito ad aggiugnere qualche piccola considerazione […]
Nonostante abbia provato tutti i supporti possibili, sia per lo studio che per il lavoro, il mio moleskine o il mio blocco rimane “l’arma totale”.
Anche quando poi preparo le riunioni le pianifico su carta e poi passo alla preparazione delle schermate e tutto ciò che si puo presentare a video. Personal Brain non lo conoscevo, ottima segnalazione.
Non conoscevo PersonalBrain, lo provo subito.
Ma è un’applicazione specifica per determinati device tipo Blackberry/Palm/Smart Phone/TabletPC o si può utilizzare anche su normalissimi notebook per velocizzare la creazione di mappe concettuali?
Per chi padroneggia egregiamente strumenti digitali per prendere appunti, consiglio l’adozione di PersonalBrain per la creazione di mind map. Se siete in grado di utilizzarlo attivamente durante la conferenza o la lezione, dovreste riuscire a strutturare i vostri appunti e di evitare successive revisioni che, spesso, fanno perdere mooolto tempo.