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Quell’IF che ha stravolto le sorti della Volkswagen

Volenti o nolenti vi sarà capitato di sentir parlare dello scandalo che nelle ultime settimane ha coinvolto Volkswagen. Giornali e telegiornali ultimamente dedicano almeno un trafiletto o un breve aggiornamento sull’evento che ha sconvolto il panorama automobilistico e intaccato la quasi inattaccabile (almeno in Europa) ineccepibilità teutonica. Nonostante questo non è molto chiaro ai più come sia stato possibile riuscire ad immettere sul mercato direttamente dalla fabbrica la bellezza di 11 milioni di autovetture (fonte: Today) non conformi agli standard per i quali sarebbero state omologate. Leggendo qua e là ecco un breve riepilogo della situazione.
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Come è stato possibile?

I controlli per rilevale le emissioni di ossidi di azoto (NOx) sono effettuati al banco (fonte: Lega Nerd). Questo vuol dire che in fase di controllo le autovetture sono in moto su dei rulli che fanno muovere solo le ruote anteriori delle stesse (fonte: Consumer Reports). Rilevare quando l’autovettura è in questo stato è quindi molto semplice e può essere fatto in maniera automatizzata andando a modificare il software della centralina del motore. Quando infatti verrà rilevato che si muovono solo le ruote anteriori, mentre quelle posteriori sono ferme, la macchina deve trovarsi per forza di cose sui rulli (o comunque in una situazione in cui non è necessaria tutta la potenza erogabile dal motore) e quindi si possono mappare i parametri che regolano potenza, coppia, accelerazione, consumi in modo che siano eco-friendly. Quando invece a muoversi saranno anche le ruote posteriori (che non sono ruote motrici) vorrà dire che saremo in una situazione non di test e quindi si potranno usare i parametri per mappare la centralina in modo da migliorare le prestazioni e l’efficienza dell’auto a scapito di consumi ed inquinamento.

Schemattizzando il ragionamento…

vw_dieselgat_flowchartTutto questo, informaticamente parlando, è realizzabile banalmente con un IF che non è nient’altro che una delle più banali delle istruzioni di controllo possibili ed immaginabili. Alla Volkswagen hanno quindi semplicemente aggiunto una mappa dei parametri di controllo del motore nella memoria dati delle centraline delle autovetture incriminate da utilizzare nella condizione sopra indicata ed un’altra da usare in tutto il resto dei casi o quasi.

Molto spesso infatti nelle autovetture che hanno la possibilità di cambiare il comportamento su strada tramite appositi comandi (solitamente dei pulsanti per rendere il comportamento più o meno sportivo o più o meno esoso in termini di consumi), non viene effettuato nient’altro che un controllo come quello riportato sopra soltanto che al posto di verificare se sono le ruote posteriori a muoversi o meno, si va a vedere se un determinato pulsante sia stato pigiato o meno.

Come è stato scovato l’inganno?

Negli USA i motori a diesel non sono molto diffusi e ultimamente Volkswagen ha cercato di incrementare la sua quota di mercato puntando ad aumentare le vendite delle autovetture a gasolio che da diverso tempo sono il suo cavallo di battaglia in Europa per cercare di spodestare Toyota dal trono di più grande produttore di auto al mondo. Negli Stati Uniti, dove sono ben consci che il trattato di Kyoto non sia un film erotico giapponese, recentemente sono diventati particolarmente attenti agli impatti ambientali dei prodotti commercializzati sul suolo americano e quindi l’International Council on Clean Transportation ha incaricato dei ricercatori della West Virginia University di fare dei test su strada dove si sono accorti che c’erano delle emissioni molto al di sopra di quelle consentite e non si trattava di un errore nell’applicazione del metodo scientifico (parliamo di valori di 35 volte superiori alla norma).

Come mai non se ne è accorto nessuno prima?

Semplice: i test per quanto riguarda emissioni e consumi sono sempre stati fatti al banco e mai su strada. Come anche d’altro canto i controlli periodici che vengono fatti dai vari enti nazionali sulle autovetture (quella che viene comunemente chiamata revisione)

Riepilogando

Se anche voi siete come Alessia che si arrovellava da giorni perchè non riusciva a capire come sia potuto succedere qualcosa del genere, spero di avervi dato qualche spunto e avervi chiarito qualche dubbio su come tutto questo sia potuto accadere. Vi lascio invitandovi a cercare su Google come rimappare la centralina della vostra auto e facendovi riflettere sul fatto che nonostante Volkswagen sia stata colta con le mani nella marmellata ed è giusto che paghi, in circolazione potrebbero esserci molti più autoveicoli che non rispettano le normative vigenti in termini di emissioni di gas nell’ambiente poichè elaborate da i rispettivi proprietari o su loro richiesta/volontà.

 

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