Mi ero ripromesso di non dir nulla sull’argomento perché sono troppo coinvolto su quanto sta avvenendo in questi giorni nel mondo del calcio perché lo hanno già fatto tante, troppe persone e molto spesso a sproposito perché esterne a questo ambiente e molto poco competenti a riguardo.
Il calcio infatti è uno sport. Ed il calcio in Italia purtroppo non esiste più da anni. Esiste il mondo del calcio, che è tutt’altra cosa: una mera macchina per far soldi passando sopra tutto e tutti con la spietatezza che soltanto le persone senza un’anima posseggono.
Ora una cosa lasciatemela dire e poi prometto che starò zitto per un bel pò su questo argomento.
Venerdì sera è successo un fatto gravissimo. E’ morta una persona. Una persona che stava svolgendo il suo lavoro. Un lavoro molto importante per la società in cui viviamo: quello di garantire la sicurezza di altre persone. Una persona che aveva una moglie e due figli.
La cosa però è molto più grave se si considera che non è un atto isolato. Tutte le domeniche ci sono migliaia di persone che rischiano la vita per una partita di calcio. E non sono solo le forze dell’ordine che vanno a rischiare la vita nell’adempimento del loro dovere per garantire l’ordine e la sicurezza a tutti coloro decidono di partecipare attivamente o passivamente ad un evento sportivo che dovrebbe essere portatore di tutt’altri valori. Ci sono anche i calciatori stessi, i dirigenti, gli arbitri ed i tifosi veri e propri: quelli che vanno allo stadio per vedere la partita, tifare, soffrire, gioire e stare insieme a tanta altre persone che condividono questa passione.
Io non mi dimentico di nulla. Dell’Euroderby Milan-Inter sospeso due anni fa, di quello tra Roma e Lazio in Campionato, della partita quasi sospesa tra Fiorentina e Juventus in Coppa Italia, dei violenti scontri tra tifoserie di cui spesso si sente parlare al telegiornale quasi ogni domenica, del dirigente morto in Terza Categoria due domeniche fa, ucciso come ormai non si uccidono neanche più i cani, calpestato dalla foga assassina di quei delinquenti che hanno invaso il campo a fine partita per mostrare a tutti la loro imbecillità e bestialità assassina ed in ricordo del quale proprio questa domenica di sarebbe dovuto fare un minuto di raccoglimento su tutti i campi di calcio.
Per non parlare di tutti quegli atti di violenza che tutte le domeniche avvengono sui campi di calcio di periferia, dimenticati da Dio e dal mondo perché figli di un Calcio minore che non fa notizia sulle pagine dei quotidiani se non tra gli articoli di cronaca nera. Atti di violenza che seppur minori e non degni di nota comunque avvengono sempre più spesso ed inesorabilmente e sono la testimonianza tangibile di quanto questo ambiente sia marcio a tutti i livelli: dai pulcini fino alla Serie A.
Ora passi per le frasi di quegli ignoranti assassini che si sono vantati di essersi riusciti a vendicare della morte di Carlo Giuliani con l’uccisione di una persona innocente che stava svolgendo il proprio lavoro in modo onesto ed esemplare: tanto è gente ignorante e c’è una giustizia divina che un giorno li castigherà per tutte le bestialità fatte e dette e spero che anche quella terrestre non tardi a colpirli.
Passi per quel coglione di Caruso (si ho detto coglione perchè mi sembrava il complimento più adatto) che in un momento così delicato con le sue dichiarazioni da coglione dimostra di essere il docente universirario di questa manica di imbelli ed assassini che tutti chiamano con nomi svariati e pittoreschi ma questo sono e nient’altro: imbecilli, bastardi ed assassini.
Ma che adesso anche una personalità come il Presidente della Lega Calcio, tale Antonio Matarrese, mi spunti fuori col fatto che un’altra domenica senza calcio porterebbe danni economici gravissimi alle società di calcio, mi delude e mi fa riflettere ulteriormente su quanto sia marcio tutto il sistema calcio a partire dalle più alte cariche appena rinnovate dopo i recenti scandali estivi.
Qui stiamo parlando della morte di una persona onesta che svolgeva onestamente il suo lavoro. Forse qualcuno può anche mettere da parte per un attimo i propri interessi economici e riflettere su quanto accaduto ed accadrà se non ci diamo tutti una regolata.
Forse se lo Stato si facesse furbo e la smettesse di buttar via i soldi mandando ogni settimana migliaia dei suoi uomini a garantire la sicurezza e a rischiare la vita sui campi di calcio, quando poi non più ha fondi, uomini e mezzi per garantire il servizio di sicurezza nei Palazzi di Giustizia (tanto per dirne una) tramite le forze dell’ordine ma si deve affidare a ditte di sicurezza private. Forse se obbligasse le società di calcio a comprare qualche giocatore in meno a cifre spropositate e a spendere tali soldi per garantire la sicurezza tramite propri addetti negli impianti dove ogni domenica loro necessitano di ordine e tranquillità. Forse se avvenisse tutto questo vivremmo in una società civile e normale.
Ma finchè a governarci c’è certa gentaglia, difficilmente si potranno raggiungere certi obiettivi basilari per una convivenza civile all’interno di una società democratica.
Che delusione.
P.S. Caro Francesco Saverio Caruso a te di botte in testa la polizia te ne ha date poche perché quella testa di cazzo che ti ritrovi te la dovevano rompere da piccolo. Non te la prendere ma hai si no un neurone in testa che gira e deve anche essere fallato: forse è un neurone globalizzato proveniente dalla Cina.